mercoledì 5 giugno 2013

Testaroli al pesto di ... Serena

Serena, sempre a caccia di specialità gastronomiche, mi ha invitato a gustare questo piatto molto particolare ma veramente squisito.

E' un primo piatto tipico della Lunigiana, regione all’estremo nord della Toscana, racchiusa dall'Appennino, le Alpi Apuane e il Mar Ligure. 
I prodotti di questa terra sono  legati alla tradizione contadina. 




Se passate da quelle parti, vi consiglio di cercare un vecchio Forno e sicuramente troverete il Testarolo, cibo antico, del quale viene mantenuta ancora la tradizione.  

E' un antico impasto composto esclusivamente da acqua e farina, di basso spessore, di forma circolare e dall'aspetto consistente ma spugnoso. La cottura del Testarolo, avviene nel "Testo", tipico contenitore di ghisa con coperchio, dal quale deriva il nome. Successivamente viene tagliato a quadratini o losanghe di 3-4 cm. 

Ora vi spiego come potete preparare i Testaroli al pesto.
In una pentola portate ad ebollizione l'acqua salata, spegnete il fuoco ed immergete i quadretti per 1/2 minuti. Scolateli utilizzando la ramina (preferibilmente a ragno) e disponeteli su un piatto.
Conditeli con il pesto alla genovese e parmigiano oppure con un pugno di pecorino e olio Evo.
Assaporateli e fate un tuffo nel passato. Buon appetito.

Per chi invece vuole cimentarsi anche nella preparazione del Testarolo, ecco la ricetta che ho trovato in un vecchio libro di cucina.

'Si amalgama la farina di grano con acqua tiepida e sale, fino ad avere una pastella molto liquida. Si scaldano i testi di ghisa o di ferro (o padella antiaderente) sul fuoco vivo di legna o gas e una volta ben scaldati vi si stende la pastella sopra in modo da avere una forma circolare. Si copre con un altro testo caldo per completare la cottura che avviene in pochi minuti (3-4 minuti). 
Fate raffreddare e tagliate a quadretti o losanghe.'







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